-
Oblomov – Goncarov
Oblomov è tra i mattoni più noti della letteratura russa. L’opera, scritta da Ivan Goncarov e pubblicata per la prima volta nel 1859, racconta delle pene interiori di Ilya Ilyich Oblomov, un giovane (non certo giovane dentro) che definire indolente sarebbe fare un torto a Paperoga. Non è una sensazione così estranea a tanti di…
-
Una breve storia dell’uguaglianza – Thomas Piketty
Quello che a tanti di noi manca, perché non sempre la scuola e la famiglia ce la trasmettono, è la voglia di imparare anche le cose che ci appassionano di meno. Basterebbe trasformare qualcosa di noioso e astratto in qualcos’altro di divertente e concreto, cioè fare edutainment. Guardare film come La grande scommessa per capire…
-
La linea del colore. Il gran tour di Lafanu – Igiaba Scego
Forse tra qualche decennio, quando gli unici italiani ancora vivi in Italia saranno i discendenti degli immigrati di prima, seconda o terza generazione – gli altri avranno superato da tempo l’età pensionabile o saranno a loro volta immigrati, altrove – la cosiddetta identità nazionale si sarà scrollata di dosso un po’ di ipocrisie, facili da…
-
Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole – Vera Gheno
In una società in cui la maggior parte dei mestieri è sempre stata svolta dall’uomo, è normale che non ci sia la necessità di renderne i nomi al femminile. Ma quando la società cambia, lo fa anche la lingua.
-
Trilogia della città di K – Agota Kristof
Sarà facile dire “ma era ovvio, l’avevo capito”. Ma il bello è proprio questo: illudersi di aver capito cosa c’è nella testa di una brava scrittrice al punto di poter anche prevedere le sue mosse.